Ricordiamoci di essere gentili,
anche al lavoro.
Passiamo la maggior parte del nostro tempo al lavoro: ridiamo, scherziamo con i colleghi, ci emozioniamo per un progetto o una promozione. L’ufficio è però troppo spesso anche il luogo in cui ci dimentichiamo di essere umani, in cui non portiamo la nostra gentilezza.
Mail inviate con freddezza, rapporti spesso scortesi, consegne stressanti, poca collaborazione: a volte l’accumularsi di tutti questi fattori trasformano il luogo di lavoro in un posto che ci opprime.
Quattro persone su dieci ha dichiarato di aver pianto sul posto di lavoro. Uno studio dell’Harvard Business Review ha infatti rivelato che oltre il 41% delle persone ha dichiarato di aver pianto, almeno una volta, in ufficio. Chi piange al lavoro non lo vive come un’emozione normale, naturale: è visto come un segno di debolezza, di incompetenza, che non dovremmo mostrare.
Noi di Tempo ci siamo e ci saremo sempre, in qualsiasi situazione e per qualsiasi motivo. Quello che vogliamo però è fare del nostro meglio per eliminare quelli peggiori: tutti quei fazzoletti usati per lacrime di stress o per un insulto. Insieme possiamo farlo.
Ricordiamoci di essere gentili, anche al lavoro.
Perché la gentilezza è lo strumento principale per renderlo un posto migliore.
Tips per la gentilezza a lavoro, con Fabiana Andreani
A volte basta poco per migliorare il clima a lavoro. Empatia, rispetto e gentilezza sono le parole chiave di Fabiana Andreani, career mentor e content creator, che ha abbracciato la missione del nostro Gentile Reminder e in cinque tips vi racconta come essere più gentili a lavoro.