Perché i conflitti degenerano?

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Escalation dei conflitti: perché i conflitti degenerano? La parola all’esperto

Un piccolo disaccordo si può trasformare in un attimo in un litigio a causa di una parola sbagliata. Rapidamente, quella che sembrava solo una stupida discussione si trasforma in un acceso dibattito e improvvisamente la situazione degenera. I conflitti fanno parte della vita e non dobbiamo evitarli. Se gestiti bene, possono solo migliorare una relazione. Tuttavia, una cattiva gestione porta inevitabilmente a un’escalation dei conflitti e questo, invece, danneggia una relazione. 

Vuoi sapere perché i conflitti degenerano? Lo abbiamo chiesto a Patrizia Catellani, psicologa esperta di situazioni conflittuali, che ci ha spiegato come riconoscere un’imminente escalation di un conflitto e quali e quanti livelli di escalation esistono.

Perché i conflitti degenerano e subiscono un’escalation?

Patrizia Catellani ci dice che: “I conflitti in sé sono normali. Tuttavia, se ci sfuggono di mano possono causare diversi danni, sia a noi stessi sia alle nostre relazioni interpersonali. I conflitti si intensificano specialmente quando vengono violati i bisogni più profondi delle parti in conflitto e questa violazione non viene nemmeno riconosciuta. Le emozioni negative che vengono attivate da questa situazione non fanno che “alimentare” il conflitto. 

Spesso, i conflitti iniziano per motivi banali, come una parola sbagliata o un gesto frainteso, lasciandoci poi con la domanda: “perché in una relazione le liti degenerano?” La risposta è ovvia: quella parola sbagliata o quel gesto frainteso ci feriscono e vanno a toccare qualcosa che per noi è importante. Si genera in noi l’impressione che la nostra controparte non ci riconosca come aventi pari dignità, il che è fondamentale per ciascuno di noi. 

Secondo la nostra esperta: “Per scoprire quali dei nostri bisogni sono stati feriti, possiamo farci le seguenti domande: Perché questa discussione mi fa soffrire? Cosa mi sconvolge in questo momento e mi fa così arrabbiare?”, e aggiunge: “Spesso condividere le risposte con le persone con cui siamo in conflitto aiuta. Mette la situazione in una luce diversa e può aiutare nella mediazione dei conflitti.”

Modello a fasi di escalation del conflitto

Secondo Patrizia Catellani i conflitti spesso si intensificano a causa di un processo che si riscontra in ogni conflitto. Nel 1980, il ricercatore austriaco Friedrich Glasl ha illustrato perfettamente questo modello a fasi dell’ escalation de conflitti. 

Il modello si può applicare a diversi tipi di conflitto, ad esempio quelli tra amici, innamorati o gruppi politici. Qualunque sia la situazione, definiremo le parti opposte come “parti in conflitto” coinvolte nel processo di escalation.

I 9 livelli di escalation del conflitto secondo Glasl possono essere suddivisi in tre categorie principali: logica win-win, logica win-lose e logica lose-lose. Queste logiche si applicano al modo in cui il conflitto si conclude per tutte le parti coinvolte. 

Logica win-win: è possibile sperare in un finale positivo del conflitto

I primi tre livelli di escalation del conflitto appartengono alla cosiddetta “fase win-win”. Durante questa fase, le parti coinvolte nel conflitto sono intenzionate a trovare una soluzione adatta a tutti. Anche se possono insorgere tensioni e differenze di opinioni, in questa fase si presume che il conflitto possa essere risolto. Tuttavia, più la situazione precipita, più le parti in conflitto perdono la loro empatia reciproca e aumenta il pericolo che le azioni vengano fraintese dall’altra parte. 

Logica win-lose: il conflitto appare difficile da risolvere

Gli stadi successivi nell’escalation del conflitto secondo Friedrich Glasl appartengono alla “fase win-lose”. Durante questa fase le convinzioni cambiano. Le parti in conflitto si convincono che solo uno dei due possa vincere, mentre l’altro è destinato a perdere. Per questo motivo, entrambe le parti cercano di mettere l’altro in cattiva luce, facendo leva su preconcetti e sperando di danneggiare la reputazione della loro controparte. 

Logica lose-lose: il conflitto termina negativamente per entrambe le parti coinvolte

Gli ultimi tre livelli dei nove livelli di escalation dei conflitti appartengono alla “fase lose-lose”, ovvero l’escalation totale del conflitto. L’obiettivo non è più quello di uscire vincitori dal conflitto, ma quello di danneggiare la controparte, anche se a proprie spese. Il danno a proprio carico viene accettato solo se l’altra parte ha subito un danno ancora maggiore. Patrizia Catellani spiega: “Il tema originale del conflitto ha completamente perso significato. Il nuovo obiettivo è “sconfiggere” l’altra parte a qualunque costo. Questo si manifesta in forti insulti e commenti denigratori, talvolta degenerando nella violenza fisica. 

Capire come avviene l’escalation dei conflitti aiuta ad affrontarli nel modo giusto. Una volta imparato come i conflitti possono sfuggire al controllo e quali conseguenze negative possono portare con sé, farai tutto ciò che è in tuo potere per evitare che si intensifichino e degenerino. Questo ti darà più opportunità di evitare una escalation dei conflitti e ripristinare armonia nelle tue relazioni. 

Fonti e spunti:

https://www.internazionale.it/opinione/annamaria-testa/2018/10/29/conflitto-fuori-controllo#:~:text=Il%20modello%20di%20Glasl%20%C3%A8,pi%C3%B9%20insensati%2C%20violenti%20e%20primitivi

https://flore.unifi.it/retrieve/handle/2158/1179562/445444/Baukloh-Scotto-Glasl_Forma-Mentis-2019-NS-1.pdf

https://marketingcomunicativoneiconflitti.wordpress.com/2014/01/09/il-modello-di-escalazione-di-glasl/

https://www.gema.it/blog/gestione-e-sviluppo-risorse-umane/gli-stadi-di-escalation-del-conflitto/


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